Il pianista di origine giapponese Kenji Miura, vincitore del Concorso Long-Thibaud-Crespin 2019 a Parigi, in questo album di debutto per Warner Classics riflette sul tema dell’identità, accostando la musica di scuola francese a due brani di Toru Takemitsu, compositore giapponese fortemente influenzato dai compositori francesi e dalla Seconda Scuola Viennese. Le opere principali dell’album sono Prélude, Fugue et Variation di Franck, Valses nobles et sentimentales di Ravel e Six epigraphes antiques di Debussy.
Nato a Kobe nel 1993, Kenji Miura ha studiato nel Regno Unito e a Berlino, dove ora risiede. “Questo album riflette il mio personale dissidio nei confronti dell’identità”, scrive. “Viviamo in una società sempre più multietnica e multiculturale: il mio sentimento di separazione tra mondi diversi è condiviso da molti. Questa è la mia piccola lettera musicale a tutti coloro che lottano con i vari aspetti dell’identità, un concetto che dovrebbe aiutarci ad abbracciare chi siamo e le nostre vite complicate e belle”.