Jules Massenet, André Messager, Johann Strauss II, Franz Lehár, Jacques Offenbach, Charles Gounod, Kurt Weill, Astor Piazzolla, Joaquín Nin, Oscar Straus, Geronimo Giménez, Frederik Loewe, Friedrich Schroeder, Irving Berlin, Carlos Gardel, Ángel Gregorio Villoldos, Serge Gainsbourg, Gino Paoli, George Robert Merrill, Shannon Rubicam
Artista protagonista:
vision string quartet, David Bergmüller, Marianne Crebassa, Lucienne Renaudin Vary, Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, Quinteto Ángel, Tim Allhoff, Heinrich Köbberling, Henning Sieverts, Christian Gerber, Philip Krause, Rageed William, Sascha Goetzel
Il nuovo album di Fatma Said è un caleidoscopico viaggio attraverso culture e tradizioni musicali di paesi diversi e lontani fra loro, ma accomunati da un grande amore per la danza. Fra gli autori dei brani in tracklist troviamo Jules Massenet, André Messager, Johann Strauss II, Franz Lehár, Jacques Offenbach, Charles Gounod, Kurt Weill, Astor Piazzolla, Irving Berlin, Carlos Gardel, Serge Gainsbourg e il nostro Gino Paoli.
“Nel corso della mia vita, sin da quando ero bambina, il ballo mi ha accompagnata ovunque e ho imparato diversi stili: da sala, latino, tango argentino e altro ancora. Mi sono sempre sentita ispirata dal movimento fisico e interiore che produce il ballare - in coppia o da sola - e per me rappresenta un altro modo di esprimermi. Durante la ricerca del possibile repertorio per questo album mi sono ritrovata attratta da canzoni provenienti da paesi e popoli molto diversi fra loro, tutte con forti elementi di danza - a volte anche nelle parole, ma invariabilmente nella musica. E il movimento della danza qui ha per me un doppio significato: queste canzoni mi fanno muovere a livello fisico con i passi e i ritmi della danza e al tempo stesso mi commuovono emotivamente nelle loro espressioni di sentimento e carattere. Per me questi due significati sono strettamente collegati fra loro: rappresentano l’emotività e la fisicità all’unisono. È difficile immaginare la musica senza la danza, o la danza senza la musica...” - Fatma Said